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Nov

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Quei cavalieri consacrati a Maria

Ignazio di Loyola racconta nella sua autobiografia come ai primi tempi della sua conversione, mentre si dirige verso il santuario di Montserrat, incontra un Moro che nega la perpetua verginità di Maria.
All’improvviso si separano. Ignazio riflette se inseguire e pugnalare l’offensore di NOSTRA SIGNORA o lasciarlo andare. Sarà la mula intelligente a prendere una strada diversa dal Moro. L’arguto Miguel De Unamuno commenta devotamente: così è chiaro che all’ispirazione di un cavallo è dovuta la compagnia di Gesù. Nella sua piccola teologia Ignazio non distingueva tra i vari privilegi che adornavano la sua Signora. Verginità perpetua e Immacolata Concezione potevano andare insieme. Era necessario difenderle. Naturalmente con testi teologici, ma non solo. Se occorreva anche con la spada o con la propria vita.

Nella storia del dogma dell’Immacolata si riscontra qualcosa che noi abbiamo perduto, almeno in parte: lo spirito cavalleresco. Un giovane fiammingo, Giovanni Bergmans, studente gesuita, firma col sangue il giuramento di difendere con la vita la verità dell’Immacolata Concezione di Maria. E’ una verità che affiora nella chiesa orientale intorno all’anno 1000; qualche secolo dopo il concilio di Basilea istituisce la festa per tutta la chiesa. Il senso della fede del popolo cristiano afferma questa verità mentre i dotti teologi cercano una soluzione all’enigma di Maria concepita senza peccato originale, prima dell’opera redentrice del Suo Figlio. E’ stato il genio dello scozzese Duns Scoto a trovare la soluzione: Maria è concepita immacolata per i meriti previsti di Cristo. Dio poteva fare questo quindi lo fece. Pio IX nel 1854 proclama solennemente il dogma.

E’ bello notare che l’Antonianum fin dalle sue origini, 100 anni fa, si è sempre allineato con gli entusiastici difensori dell’Immacolata. La statua nella chiesa è della Immacolata. Dopo la cessione del collegio un gruppo notevole di ex-alunni si è impegnato per recuperare l’immagine di Maria e continuare a venerarla. Nel cortile davanti al Centro è stata eretta un facsimile della grotta di Lourdes, di nuovo con l’immagina di Maria Immacolata. Nel mese di maggio si prega davanti a questa grotta e immagine- Segno tangibile di questa particolare devozione è la scelta della festa della Immacolata, 8 dicembre, per l’incontro più significativo dell’Associazione Ex-alunni dell’Antonianum con assemblea generale.

Credo, che insieme alla fede, questa speciale devozione alla Immacolata che regna all’Antonianum sia dovuta allo spirito cavalleresco che non può dimenticare la donna del suo cuore. Difenderà tutti gli stupendi privilegi della sua Signora e Madre. Non con giuramento siglato col sangue ma con una reale fervida devozione e imitazione di Maria madre di Gesù e nostra.

Padre Mario Ciman, S.J. Assistente Ex Alunni Antonianum

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