Il consiglio degli Ex raccontato dal presidente
Anche una realtà vivace, ramificata e spesso informale come la rete degli ex Alunni dei Gesuiti ha bisogno di strumenti per prendere decisioni e impegni. Gli Ex-alunni dell’Antonianum hanno come riferimento organizzativo il consiglio, formato dagli “Ex” eletti e nominati in questo ruolo. E’ bene ricordare che siamo una famiglia veramente grande e diversificata, unita però dal medesimo percorso formativo ignaziano. Gli Ex-alunni dell’Antonianum fanno parte della Federazione degli ex alunni dei Gesuiti, la Federex. Oggi la Federex è presieduta da Fabio Croccolo, che vive a Roma ma ha studiato nel nostro collegio di Padova. La Federex, cito la presentazione ufficiale, è nata nel 1948 a Milano, presso l’Istituto Leone XIII, per iniziativa delle associazioni di Milano, Genova, Padova e Torino.
Lo scopo della Federazione è favorire lo sviluppo dell’amicizia e della solidarietà fra i membri delle diverse associazioni italiane, di mantenere un collegamento costante fra di esse, di garantire unità di intenti e di indirizzo, di aiutare quelle associazioni che fossero in difficoltà.
La Federazione funge da collegamento non solo tra le varie associazioni aderenti ma anche tra queste e la Compagnia di Gesù rappresentando un canale diretto ed univoco nel rapporto con gli ex alunni.
La Federazione aderisce ad organizzazioni superiori, che, a vario livello, raggruppano Ex Alunni/e dei Gesuiti e, più in generale, della scuola cattolica. In particolare essa è membro della Confederazione Europea degli Ex Alunni/e della Compagnia di Gesù, dell’Unione Mondiale degli Ex Alunni/e della Compagnia di Gesù, della Confederex.
Il consiglio degli Ex-alunni dell’Antonianum è assistito spiritualmente da Padre Mario Ciman, che con instancabile dedizione ignaziana e grande slancio culturale aiuta a orientare ogni iniziativa verso una vera crescita spirituale. Un dialogo aperto, un colloquio profondo ma disciplinato, un confronto fraterno: è questo, in tutta semplicità, ciò che accade in consiglio. Gli appuntamenti in evidenza per i prossimi mesi sono il corso di cultura – una tradizione dal 1981 con temi e relatori di grande interesse – accanto a scadenze strettamente di preghiera, spirituali. I corsi di cultura nel tempo hanno approfondito argomenti molto diversi e per il 2018 abbiamo deciso di centrare le conferenze sul tema “Il Futuro”. Resta da definire il modo in cui svilupperemo questa parola: cercheremo di connettere il concetto di ciò che non è ancora accaduto e che può accadere sotto vari aspetti e nei diversi ambiti. Ciò che è ignoto, ciò che non è ancora conosciuto è certamente carico di interrogativi e paure, nonostante le capacità predittive di tante scienze e discipline. È pur vero che, assieme alla paura, il futuro è legato a ciò che di buono, di virtuoso, di gioioso ci attendiamo. In una parola la speranza, per noi cristiani la Speranza come categoria teologale cui aspirare. Queste sono le ragioni che ci hanno indotto a scegliere il futuro come tema: sarà poi Padre Mario Ciman, l’Assistente, a illustrare e spiegare, in un prossimo editoriale, quali saranno i temi, i relatori, il loro profilo e il perché delle scelte.
La parte certamente non meno importante della nostra attività è quella che riguarda la preghiera e gli Esercizi spirituali ignaziani. Nella mia formazione la figura di Sant’Ignazio ha avuto un ruolo centrale, anche grazie all’insegnamento ricevuto nel Collegio Antonianum. Ciò che mi ha colpito subito degli Esercizi spirituali è stato l’aspetto psicologico unito alle tecniche di meditazione, molto efficaci per immedesimarsi in certe situazioni e per arrivare all’incontro con il Signore in una preghiera che ha creato lo spazio necessario in ciascuno di noi. Il cammino complessivo degli Esercizi mobilita tutte le facoltà. Un procedimento maieutico per calarsi ed elevarsi verso gli eventi evangelici, entrando a farne parte, includendoli nella nostra storia personale. Attraverso gli Esercizi si è presenti sia sulla scena originaria, sia sulla scena riportata ai nostri giorni e al nostro vivere. E questo con tutti i nostri sensi. Anche per questo i Gesuiti sono tenuti in grande stima anche nella cultura asiatica. Il consiglio decide poi le altre scadenze rilevanti dal punto di vista spirituale: i mini-ritiri natalizio e pasquale, di norma due incontri serali guidati da una meditazione per ciascuno di questi tempi forti. I pellegrinaggi mariani, uno a Monte Berico e l’altro a Monte della Madonna, fortemente sollecitati da Padre Ciman, sono un’altra grande occasione di preghiera e di formazione cristiana per gli ex Alunni.
Infine un altro punto importante dell’attività del consiglio è il sostegno alla residenza Padre Carlo Messori, creata dagli ex Alunni con un grande impegno economico e progettuale. Far vivere a questi ragazze e ragazzi, attualizzata e adattata ai tempi, l’esperienza di una formazione “in Compagnia”, sostenuti dallo spirito ignaziano, è per noi Ex alunni un modo di restituire almeno un po’ di quanto abbiamo ricevuto. Ciascuno di noi in Collegio ha incontrato centinaia di altri giovani, è stato affiancato e sostenuto dai Padri, ha partecipato attivamente alla vita culturale e religiosa che ci veniva proposta. Nella Residenza Messori tutto questo rivive in modo nuovo, al passo con i tempi ma sempre in sintonia con la proposta educativa della Compagnia di Gesù. Per questo gli ex Alunni sostengono con ogni strumento utile gli alunni di oggi, un passare il testimone che fa parte di una storia per me fondamentale e ancora tanto avvincente.
Francesco Angrilli- Presidente Associazione Ex-alunni Antonianum